Tra natura e storia. Il corpo nella narrativa di Paolo Volponi

Detta är en avhandling från Stockholm : Department of French, Italian and Classical Languages, Stockholm University

Sammanfattning: Il presente lavoro mira a fornire un’analisi critica della sezione centrale della produzione narrativa di Volponi partendo da un vero macrotema del suo universo artistico: il corpo. Alcuni critici hanno ribadito la centralità del corpo nell’opera di Volponi (Berardinelli 1997, Santato 1998, Zinato 2002b), senza approfondire le sue manifestazioni concrete. In una breve scheda dedicata allo scrittore, Franco Fortini ha notato che nelle sue pagine c’è sempre qualcosa di sconvolgente che va nella direzione “del corporeo, del ‘corporale’” (1998: 71). Proprio questa dimensione corporea è al centro della mia indagine, concentrata sull’analisi di tre romanzi di Volponi degli anni Sessanta e Settanta (Memoriale, Corporale e Il sipario ducale)[1]. Tre sono gli indirizzi principali di questa ricerca: il funzionamento del corpo come oggetto semiotico che veicola significati sociali e narrativi, il ruolo del corpo nella costruzione dell’intreccio romanzesco, e la rappresentazione della vita interiore ed esteriore del corpo nel testo. Il corpo nell’universo di Volponi si raffigura come una presenza vera e autentica, cioè come un’istanza che è stata ingiustamente rimossa nella società tecnologica dominata dalla ragione. Questa realtà materiale del corpo deve entrare nella narrativa attraverso un processo di interpretazione in cui al corpo saranno attribuiti diversi tipi di significati.

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